Le congiunzioni subordinanti
Le congiunzioni subordinanti collegano una frase subordinata esplicita alla frase reggente. Secondo il nesso logico che esprimono si dividono in:
- dichiarative (che, come), che introducono subordinate che completano il senso della reggente, come le soggettive e le oggettive:
È meglio che tu venga. Ho detto che verrò.
- interrogative (se, come, dove, quando, perché ecc.), che introducono una domanda indiretta o un dubbio:
Gli ho chiesto se verrà. Non so se potrà venire.
- temporali (quando, mentre, dopo che, prima che, finché ecc.):
Usciremo dopo che avrò finito. Prima che avessi finito, suonò il telefono.
- causali (perché, poiché, siccome, dato che ecc.):
Non uscì perché doveva studiare.
- finali (affinché, perché, in modo che ecc.):
Si impegnava perché tutto riuscisse bene.
- consecutive (tanto... che, così... che, talmente... che ecc.):
Era tanto noioso che nessuno lo ascoltava.
- concessive (nonostante, sebbene, malgrado, benché, anche se ecc.):
Nonostante nessuno ascoltasse, continuava a parlare. Parlavaanche se nessuno ascoltava.
- condizionali o ipotetiche (se, qualora, purché, nel caso che,ammesso che, posto che ecc.):
Se tutti ascoltassero, sarebbe meglio.
- comparative (così... come, più/meno... che o di quanto,tanto... quanto ecc.):
È più simpatico di quanto pensassi.
- modali (come, come se, comunque, a seconda che ecc.):
Faccio il compito come sono capace.
- esclusive (senza che):
Entrò senza che lo notasse nessuno.
- eccettuative (salvo che, a meno che ecc.):
Porto via il piatto, a meno che qualcuno ne voglia ancora.
- limitative (per quanto, quanto a ecc.):
Per quanto ne so io, non è in casa.
| | | |
Nessun commento:
Posta un commento